Generale Francesco De Pinedo

Generale Francesco De Pinedo

GENERALE FRANCESCO DE PINEDO

(Napoli 1890-New York 1933)

Dopo la grande guerra (1915-1918) pass6 in aeronautica dove nel 1924 fu nominato Capo di S. M. dell’Aeronautica militare. Dal 20 aprile 1925 al 7 novembre dello stesso anno porta a compimento un “raid” di 55.000 Km dall’Italia, passando per il Giappone, all’Australia per un totale di 360 ore di volo effettivo con un idrovolante biplano Savoia -Marchetti S. 16 ter, battezzato “Gennariello”, in onore di S. Gennaro. Fu medaglia d’oro al valore aeronautico.

Perak via De Pinedo a Torre a Mare?

Il Trulli, nostro conterraneo, nella sua Monografia Storico – Turistica su Torre a Mare, scrive di una imprevista costa di De Pinedo a Torre a Mare:

“Meritevtle di essere rievocato ci sembra questo evento che, nel lontano 1925, richiamo l’attenzione di tutta Italia sul piccolo porto di quella che era allora la modesta ยซTone Pelosaยป.

Nel tardo tramonto del 20 aprile di detto anno, mentre imperversava una tempesta di vento e di pioggia i pescatori della piccola borgata videro apparire fra le nubi la sagoma di un idroplano it quale dopo poco effettuava con mirabile perizia un difficile ammaraggio nel piccolo porto.

Era nientemeno che it famoso ยซGennarielloยป (fig. 26), pilotato dal Generale De Pinedo it quale, partito al mattino dall’idroscalo di Sesto Calende sul lago Maggiore, insieme al suo fido motorista Campanelli, si accingeva ad iniziare quello che e passato alla storia della nostra Aeronautica come it ยซfolle voloยป, che condusse due tempre di italiani dai nervi d’acciaio fino alla lontana Australia ed al Giappone.

I nostri pescatori compresero subito che it pilota aveva dovuto ammarare per ripararsi dalla tempesta per cui accorsero premurosi per dare ogni possibile aiuto agl’inattesi ospiti”25.

L’Autore conclude it racconto dicendo che lo stesso De Pinedo, net volume ยซUn volo di 55.000 chilometriยป, rievoco cosi l’episodio:

“Trovandomi sotto una pioggia dirotta decisi di planare nel primo posto riparato per passarvi la notte, nei pressi di Torre Pelosa che offriva un discreto ridosso dal vento. Ammarai che era gia notte, fra la curiosity della popolazione di pescatori di quel piccolo villaggio. Ricordo che quella sera durammo molta fatica nel mettere le cappe sul motore che dovemmo ricoprire alla meglio.

Assicurata all’apparecchio la vigilanza notturna della Guardia di Finanza, corsi al telegrafo per dare mie nuove a Roma. Pill tardi fui ospitato da un generoso signorotto del paese”

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