La pajara, altrimenti detta in gergo dialettale pugliese pajaru, pagghiara, pajara, furnieddhu, chipuru, o truddhu, diffusa nelle campagne pugliesi è una costruzione trulliforme risalente intorno all’anno mille.
Utilizzata come riparo temporaneo o giornaliero degli attrezzi di lavoro, dei raccolti o degli stessi contadini, questa costruzione è tra le più sacre testimonianze della civiltà rurale quando i contadini abitavano le campagne.
Utilizzata come riparo temporaneo o giornaliero degli attrezzi di lavoro, dei raccolti o degli stessi contadini, questa costruzione è tra le più sacre testimonianze della civiltà rurale.
La pajara strutturalmente è a pianta circolare, ovale o quadrangolare, la cui base è rinforzata da un anello speciale costruito appositamente per reggere il maggior carico della costruzione, a forma tronco-conica o tronco-piramidale, monocellulare singola, a coppia o a più unità, isolata al centro delle unità particellari dell’agro o sistemata sui confini per non togliere spazio al terreno per le colture. Le sue mura sono fatte di pietra a secco ed era utilizzata perlopiù d’estate, quando i contadini avevano bisogno di un luogo fresco in cui depositare temporaneamente gli attrezzi del mestiere, il raccolto o per riposarsi. È sempre presente una scala esterna addossata alla costruzione, non per motivi estetici o stilistico-architettonici, bensì per una ragione pratica: permettere di salire in modo rapido e agevole ai fini della riparazione del tetto, che rispetto al resto del fabbricato è molto più fragile, costituito da un impasto di fango e paglia.
Anche se le pajare e i trulli presentano div erse caratteristiche in comune, le prime hanno tetto generalmente piatto, erano utilizzati estemporaneamente e sono presenti nella zona salentina, e non solo; il trullo, invece, con tetto spiccatamente a punta, contraddistingue la zona centrale della Puglia, particolarmente la Valle d’Itria, ed è stato concepito per scopi abitativi allo scopo di evadere le alte imposizioni fiscali fissate per le altre abitazioni.
Le presenze di pajare consegnateci dalla storia non sono utilizzate nella funzione originaria; Se non adeguatamente conservate, sono state manomesse con coperture in cemento o altro, con costruzioni annesse per l’occasione o sono ridotte a ruderi.
Pressi ex rimessaggio Notarnicola
Pressi distributore Esso
Distributore Esso
Pressi Hotel Barion
Pressi Domus Familiae
Lato Mare Civ 39
COSTANTINI A., Guida ai monumenti dell’architettura contadina del Salento
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https://www.salentoviaggi.it/architettura/trulli-e-
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http://www.salveweb.it/pajare.htm
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