Il fenomeno del dissesto idrogeologico assume nel nostro paese aspetti vasti e preoccupanti, considerato che la forza del mare erode i litorali tanto che ogni anno in Italia si perdono circa 75.000 metri quadrati di spiagge.
Si tratta di fenomeni e processi morfologici che hanno un’azione distruttiva in termini di degrado del suolo sui quali svolgono un ruolo marginale le condizioni meteorologiche e climatiche; le cause di tali fenomeni, però, spesso sono anche di natura antropica e dipendono da un eccessivo consumo del suolo e da pratiche selvagge di cementificazione dovute alla presenza di e su questo tratto di ville progettate in residence e singole.
La zona più colpita d’Italia è proprio quella adriatica per cui, di conseguenza, anche la Puglia deve fare i conti con questa realtà , dove si sono verificati, nel corso degli anni, crolli che mettono a rischio la popolazione e che riducono sempre più i già scarsi accessi al mare. Sono state infatti inoltrate diverse sollecitazioni da parte di associazioni ed abitanti per un maggiore controllo delle Istituzioni al fine di evitare il degrado ambientale nelle sue diverse forme.
Per questo motivo le varie regioni costiere, il Ministero dell’Ambiente e l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale si sono spesso interrogati sugli interventi da attivare per limitare i danni all’ambiente e al turismo balneare.
E’ del 2019 l’intervento di riqualificazione ambientale per il tratto di costa che dal porticciolo si estende sino a Cala Settanni.