I quartieri di Torre a Mare e San Giorgio si estendono lungo una stretta fascia costiera per cinque chilometri circa. Pertanto, nel corso della storia sono state edificate ben 16 chiesette rurali (di alcune di esse si rintracciano soltanto poche notizie storicamente attendibili).
Â
Chiese urbane
La chiesa di âSan Nicolaâ e la chiesa della âImmacolata Concezione di Lourdes – San Benedetto Abateâ sono le uniche due chiese urbane della Arcidiocesi di Bari â Bitonto, rispettivamente per il quartiere di Torre a Mare e di San Giorgio.
Chiesa San Nicola
Allâabbattimento della chiesetta dedicata a âSan Nicola Vetereâ fece seguito la costruzione dellâattuale chiesa che ebbe inizio il 1° febbraio 1930 e fu inaugurata, come ricorda una lapide allâinterno di essa, il 19 settembre 1940 per rispondere alla crescita demografica della iniziale comunitĂ di pescatori ed incorpora lâantica Chiesa di S. Nicola edificata sul suolo del Comune di Noicattaro intorno al 1893.
Don Giuseppe Ardito fu incaricato parroco dall’allora Arcivescovo Mons. Curi e mantenne la conduzione sino alla sua dipartita nel 1970.
La nuova chiesa fu inaugurata e benedetta il 19 settembre 1940 come ricorda una lapide all’interno di essa.
Lâ architettura dellâedificio, alquanto essenziale, rilegge in chiave moderna i principi stilistici classici, con particolare attenzione allâambito locale dello stile romanico pugliese anche nellâuso dei materiali: il prospetto principale si presenta abbastanza compatto, tripartito da quattro semipilastri rivestiti con lastre di pietra rispetto al piano di facciata, completamente intonacato, al centro del quale è inserito il portale in legno a quattro ante, sormontato da una croce marmorea. Nella parte posteriore, su di un fabbricato alla sinistra dellâedificio, si eleva la torre campanaria.
Â
Â
Le superfici interne sono completamente intonacate, tinteggiate in bianco o con tonalitĂ calde su schema planimetrico a tre navate (mt. 22 x15) con coperture a soffitto piano, ad aula unica, divise da pilastri quadrangolari in cemento armato; la navata centrale e quella di sinistra terminano con absidi semicircolari.
Â
Nellâabside, dietro lâaltare maggiore in una nicchia era racchiusa la statua di S. Nicola di Bari, titolare della chiesa e patrono del paese, donata nel 1926 dai coniugi noiani Vincenzo e Porzia Didonna.
Attualmente la statua è nellâabside di destra a seguito dei lavori di adeguamento dellâarea presbiterale.
Â
A Torre a mare si festeggia il patrono S. Nicola la seconda domenica di agosto; allâimbarco del Santo su di un motopeschereccio per la processione a mare i convenuti intonano il canto tradizionale di San Nicola.
Foto e Video Mimino
Chiesa
Immacolata Concezione di Lourdes. San Benedetto Abate
Archivio privato Carolina Blasi
A ricordo della presenza di unâantica chiesetta dedicata a S. Giorgio e alla Madonna del Mare, fu edificata su un appezzamento di terreno, situato in prossimitĂ della spiaggia, donato dal comm. Giuseppe Alberto Trulli per mettere gli abitanti della nascente borgata in condizione di provvedere alle necessitĂ del culto e per favorire lo sviluppo della stessa borgata. Fu aperta al culto un anno dopo, cioè nell’aprile del 1931, come chiesa âMadonna della Stellaâ, attualmente ancora venerata al suo interno, e che diede il nome alla strada.
Dal 1981 è chiesa âImmacolata Concezione di Lourdes â San Benedetto AbateâÂ
Chiese rurali
Le chiese rurali affondano le loro radici nel Medioevo, quando furono edificate per diffondere e consentire il culto cristiano nelle campagne. Progressivamente, chiese rurali con diritti parrocchiali sorsero diffusamente in tutte le campagne europee a partire dal X al XII secolo, insieme a cappelle private. In entrambi i casi, spesso risulta difficile individuare una vera e propria storia per ciascuna di esse. Se possiamo considerarle rurali per lâorigine, oggi le ritroviamo allâinterno del tessuto urbano, inglobate nel giardino che circonda una villa privata e talvolta osservano il culto.
Lâesistenza della chiesa di San Giorgio al porto è determinata dalle citazioni in pergamene dell’anno 1059, menzionata come Sancti Georgio supra portum.
Successive fonti storiche risalenti al IVX secolo attestano lâesistenza di una nostra contrada denominta S. Giorgio de Maritima, cosĂŹ chiamata, lungo la costa, in territorio di Torre a Mare, famosa per il suo piccolo porticciolo, ove attraccarono le tre navi che, il 19 maggio 1087, giunsero a Bari recando a bordo le spoglie di S. Nicola, trafugate da Myra, come dettagliatamente raccontarono i due cronisti dell’epoca Niceforo e Giovanni Arcidiacono.
Detta chiesetta, trasformata in abitazione civile, potrebbe, forse, corrisponÂdere alla casetta ubicata sul lato destro della cala, per chi guarda dal mare.
Archivio privato Carolina Blasi 2020
Chiesa Sant'Andrea de mare
II Codice Diplomatico Barese, sotto l’anno 1207, menÂziona la chiesetta di Sant’Andrea de mare, di cui non si riscontrano tracce, ubicata nellâomonima contrada.
Chiesa San Giulius de mare
II Codice Diplomatico Barese, sotto l’anno 1207 (doc. n. 5)Â menziona la chiesetta ruraÂle di S. Giulius de mar ubicata nella zona costiera di Torre a Mare, di cui non si riscontrano tracce.
La presenza di questa chiesetta di è confermata da un fatto straordinario, ma usuale per quei tempi, riportato dallo stesso codice, in cui si riporta di Alfarana, vedova di Nicola Tubakii da Rutigliano.
Questi, prossimo alla morte, offri alla chiesa di S. Nicola di Bari tutti i suoi beni, se stesso ed anche la moglie come oblata.
In cambio chiese ed ottenne dal priore Blandusmirus, in concessione enfiÂteutica, la chiesetta di S. Giulius de mare con annessa tenuta agricola ed accesÂsori. Alfarana de Noa, dopo la morte del marito Nicola, andò oblata.
La pia Alfarana, cosi santificata, si ritiro nella chiesetta per dedicarsi alla preghiera ed al lavoro delle vigne, degli ulivi, dei mandorli, delle cisterne e delle case.
Chiesa San Nicola Vetere o San Nicola ad mare
La denominazione di “Corso S. Nicola“, precedente all’attuale via Cristoforo Colombo, deriva dalla presenza di una chiesetta rurale dedicata a “S. Nicola Vetere” ubicata sul primo isolato a destra dello stesso corso. La chiesetta risale al XVII-XVIII secolo d.C. e di essa si fa parola in alcuni libri di storia locale. La cappella di “S. Nicola vetere” o “S. Nicola ad mare“, agli inizi del 1800 fu utilizzata dal Capitolo di Noja per celebrare la messa nei giorni festivi per i pochi pescatori che abitavano nei trulli e nelle grotte naturali.
Dopo vari decenni si verificarono dei fatti incresciosi e, a causa di questi fatti, la cappella fu interdetta al culto (1867). Nel 1868 l’arciprete Don Michele Tanza venne invitato dal Vicario Generale a riconciliare la cappella e a vigilare, affinchĂŠ le sacre funzioni si svolÂgessero con il dovuto decoro.
Gli anni seguenti non furono altrettanto fortunati per questa cappella rurale,tant’e che il 17 ottobre del 1879 fu chiusa definitivamente al culto. In proÂposito, il Tagarelli scrive che, in seguito a questo provvedimento, la “chiesetta” fĂš abbattuta per edificare, non molto distante, un’altra dedicata al Santo di Myra; il Settanni, invece, sostiene che la cappella fu incorporata nella proprieÂtĂ di Angelo Didonna, il quale doveva curarla, ma di certo fu destinata ad altri psi, cioè trasformata in civile abitazione .
La chiesetta rurale S. Nicola vetere fu, dunque, la prima chiesa in Torre Pelosa.
Testimonianze di culto
In tempi non molto lontani la devozione popolare si rifletteva in diverse manifestazioni sociali di cui sopravvivono alcuni esempi.
Edicole votive
Alcune famiglie conserano la tradizione di allestire fuor della propria abitazione edicole votive dedicate ai santi
Cimitero
Il cimitero comunale si incontra percorrendo la complanare ovest in direzione Mola di Bari.